Genitori: Gino Chirici e Bianca Mazzei.

Luogo e data di nascita: Pistoia, 24.11.1924.

Residenza nel 1943: Bologna, via Duca d’Aosta 43.

Frequenza presso l’Istituto magistrale Laura Bassi: Iscritta nel 1940/41 nella sezione A presso l’Istituto magistrale Laura Bassi, si diplomò in III A nel 1942/43; era in classe con Iole Pasquali e in I A anche con Ivonne Poggi.

Ruolo nella Resistenza: Partigiana, caduta per la libertà; uccisa dai nazifascisti a Cà Beguzzi, nell’ambito dell’eccidio di Marzabotto, il 5 ottobre 1944.

Biografia: Figlia di Gino e di Bianca Mazzei, Ginetta nacque a Pistoia il 24 novembre 1924. Frequentò a Bologna l’Istituto magistrale Laura Bassi: nel 1940/41, in I A, era compagna di classe di Iole Pasquali e Ivonne Poggi, che furono anch’esse partigiane, e nel 1943 prese il diploma di abilitazione magistrale in III A. Maestra.
Si iscrisse alla Facoltà di Magistero e intanto svolgeva attività volontaria per sollevare dall’analfabetismo famiglie di contadini dei casolari isolati della zona di Marzabotto, in particolare giovani donne.
Aderì alla Resistenza insieme ai familiari e militò nella brigata Stella Rossa Lupo (come Mario Degli Esposti e Giuseppe Ospitali), operando nell’Appennino tosco-emiliano.
La madre Bianca Mazzei fu tra gli 84 civili che le SS naziste rinchiusero nella chiesa di Casaglia e vi fecero strage il 29 settembre 1944; sei giorni dopo, il 4 ottobre 1944, Ginetta fu uccisa dai nazifascisti insieme ad altre 19 persone in località Cà Beguzzi a Casaglia; il padre Gino riuscì a salvarsi buttandosi dalla scarpata.
Fu riconosciuta partigiana dall’1 novembre 1943 al 4 ottobre 1944.
L’Università degli studi di Bologna le ha conferito la prima laurea Honoris Causa della Facoltà di Scienze dell’Educazione, il 19 aprile 1995.
I Comuni di Monzuno e di Pistoia le hanno dedicato una via.
È ricordata nel sacrario di Piazza Nettuno e nel monumento alla Cadute partigiane a Villa Spada.

Note: La madre, Mazzei Bianca (ritratta nell’ultima delle immagini della galleria), di Fabio e Debora Meneghetti, era nata il 5 gennaio 1890 a Montecatini (PT). Nel 1943 era residente a Bologna. Casalinga. Venne uccisa dalle SS tedesche il 29 settembre 1944 in località Casaglia (Marzabotto), nel corso dell’eccidio di Marzabotto: cfr. http://memoriadibologna.comune.bologna.it/mazzei-bianca-481890-persona. Il padre Gino, rastrellato insieme alla figlia, riuscì a scampare alla morte gettandosi dalla scarpata: cfr. http://memoriadibologna.comune.bologna.it/ca-beguzzi-421-evento. Il fratello Renato militò nella stessa brigata e fu riconosciuto partigiano dal 18.05.1944 alla Liberazione: cfr. http://memoriadibologna.comune.bologna.it/chirici-renato-501047-persona.

Fonti: A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1946). Dizionario biografico (vol. II, A-C), Bologna, 1985 (cfr. anche http://www.comune.bologna.it/iperbole/isrebo/strumenti/strumenti.php); Storia e Memoria di Bologna: http://memoriadibologna.comune.bologna.it/chirici-ginetta-479250-persona; Archivio Storico Unibo; registri generali dell’Istituto magistrale Laura Bassi.

Immagini conservate: Fotografia su cartoncino dal fondo ANPI, conservato presso l’Istituto Storico Parri: http://parridigit.istitutoparri.eu/fondi.aspx?key=dettaglio&fondo=21&Q4=2330&from=ricerca&rec_id=8442&cp=0; Foto del sacrario di piazza Nettuno: cfr. http://memoriadibologna.comune.bologna.it/chirici-ginetta-479250-persona; Foto dall’archivio storico dell’Università.

Irina Balan, Martina Inguaggiato e Giulia Moffa, II E 2014/15